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Tutto pronto per il sostegno finanziario al Sistema Italia

Si mette in moto la macchina per far arrivare la liquidità alle banche e quindi alle imprese e professionisti.


Nella notte tra lunedì e martedì 14 aprile è arrivato il via libera della Commissione Europea alle nuove norme introdotte con il Decreto Liquidità (DL n. 23 del 8 aprile 2020) in favore del settore produttivo e dei professionisti per fare fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.

Con due decisioni distinte Bruxelles ha dato luce verde alle misure a sostegno dell’economia del valore di circa 200 miliardi nonché allo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi ed alle piccole e medie imprese.

La Commissione Europea, cui Roma – secondo quanto pubblicato da fonti giornalistiche – aveva inviato la notifica ancora prima della pubblicazione del decreto in Gazzetta, si è mossa con rapidità e ha stabilito che il provvedimento è “nell’ambito del quadro normativo temporaneo adottato dalla Commissione il 19 marzo 2020 e modificato il 3 aprile 2020”.
Cioè non è in contrasto con le norme europee sugli aiuti di Stato.

Ottenuto il placet, il Governo ha pubblicato sul sito fondidigaranzia.it il modulo con cui lavoratori autonomi e imprese fino a 499 dipendenti possono chiedere la garanzia del 100% su prestiti fino a 25mila euro.
Ma, come avvenuto per il sito dell’Inps nel caso delle domande per l’indennità offerta agli autonomi, i tanti accessi al portale hanno causato qualche difficoltà: la sezione Normativa e modulistica è stata inaccessibile per molte ore. L’ABI – Associazione Bancaria Italiana ha reso noto che le banche, dopo aver ricevuto il modulo anche via mail, potranno subito erogare i finanziamenti senza aspettare il via libera di Mediocredito centrale che gestisce il Fondo di garanzia.

Stando ai commenti dei Commissari europei, gli interventi di sostegno finanziario adottati dal Governo italiano dovrebbero consentire di «sostenere l’economia italiana nel contesto dell’epidemia di coronavirus, aiutando le aziende più grandi e le piccole imprese a coprire i loro investimenti immediati e le esigenze di capitale circolante, in modo che possano continuare le loro attività durante e dopo l’epidemia».

Va purtuttavia segnalato che il ricorso all’indebitamento bancario deve essere operato nel contesto di una valutazione prospettica di sostenibilità finanziaria e possibilmente con l’adozione di un piano economico finanziario, anche semplificato. Ciò per evitare che nel peggiore degli scenari possa essere contestato all’imprenditore imprudente o negligente il reato di bancarotta preferenziale. Sull’argomento si rinvia il lettore a questo interessante contributo del collega Marcello Pollio.


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Link: Fondo di Garanzia >


Fonte: Italia Oggi – articolo di Marcello Pollio